Il coraggio di correggersi
Difendere i propri errori è sempre controproducente. Chi è impegnato a difendere esasperatamente i propri errori, anche quelli più palesi, fatica molto e spreca tempo nel riuscire a ravvedersi, pregiudicando la sua capacità di liberarsi rapidamente dal commettere altri sbagli; ancor più, pregiudica la possibilità di correggersi per diventare la migliore versione di sé.
Un aspetto niente affatto meno importante, è che l’attitudine a giustificare i propri errori preclude l’altrui disponibilità ad aiutarci nell’evitare di ripeterli. Chi persegue con tenacia la difesa dei propri sbagli, si assicura il ristagno evolutivo e si autocondanna alla mediocrità, al risentimento, all’invidia e certamente all’insoddisfazione.
In tutte le tradizioni spirituali, si celebra l'umiltà autentica, quella che si vive interiormente e conferisce autenticità alla vita. Potreste chiedervi il motivo di ciò. Ecco la risposta: l'umiltà costituisce l'antidoto all'orgoglio, alla superbia e all'arroganza. Abbracciando queste tendenze, non solo diventiamo incapaci di autocorreggerci, creando così un ostacolo per la nostra crescita umana e spirituale, ma scoraggiamo anche gli altri dal darci una mano nel cambiare le nostre tendenze negative. A questo punto, c'è il rischio di rovinare irreparabilmente la nostra vita.
Marco Ferrini