Superare il senso di solitudine
Il viaggio verso la ricerca dell'amore ha per tutti un comune luogo di partenza: questo luogo è la solitudine, così come tutti i viaggi verso la felicità partono da un unico identico stato d'animo: l'infelicità.
La storia umana è caratterizzata da continui tentativi per liberarsi dall'opprimente senso di solitudine. Il problema della solitudine non si risolve cercandosi un compagno con il quale non si sia stabilito un genuino profondo rapporto d'amore, circondandosi di oggetti lussuosi per la bramosia di possederli, con vacanze “fuga dalla realtà”, tuffandosi nella folla, nel lavoro senza nobili motivazioni o nella religione vissuta in maniera conformistica. Tutti questi artifici non producono il risultato sperato: dietro questi apparenti conseguimenti le persone diventano infatti sempre più sole, tristi, fragili e insicure. Non sono certo quelli i mezzi per evadere dalla fortezza-prigione della solitudine.
Il senso di solitudine, che se lo si trascura può diventare anche complesso di solitudine, non si risolve se non vengono superati i problemi interiori che ne sono all'origine: la perdita d’identità, causata dalla separazione da se stessi e da Dio. Per cui, il problema alla radice è l’alienazione. La soluzione: il risveglio spirituale.
La solitudine è spesso associata ad un senso di inferiorità, che produce a sua volta senso di insicurezza, scoramento, frustrazione e un progressivo auto-isolamento.
In ultima analisi la solitudine è generata da una avvenuta separazione tra l’io metafisico e l’io empirico. La persona, separata dalle creature, dal creato, dal Creatore, si sente smarrita, scissa in se, si sente sola, isolata ed esclusa quando – confinata nell'ego - non ama se stessa, né il suo prossimo, né il creato, né il Creatore.
Considerando ciò, possiamo ben capire come in origine ogni storia d'amore sia una storia di ricongiunzione, di yoga. Ogni storia d'amore esprime infatti la ricerca di una via per ricomporsi, riconnettersi, reintegrarsi, diventare capaci di gioire in se stessi, e ciò non è possibile se non ci si reintegra armonicamente con gli altri nel meraviglioso gioco evolutivo della vita.
Uno dei principali problemi della donna e dell'uomo contemporanei è la tendenza a porre tutto il proprio interesse all'esterno di sé, verso il successo mondano, la ricchezza o le sicurezze materiali; ciò porta ad uno stravolgimento delle relazioni e in prima istanza del rapporto di coppia, per cui l'altro o l'altra diventano funzionali al raggiungimento di quegli obiettivi esteriori e l'amore viene relegato all'ultimo posto o, nel migliore dei casi, è sostituito da una mutua collaborazione per raggiungere scopi deprivati di valori trascendenti.
La soluzione a tutti i disagi che derivano dalla separazione intrapersonale sopra accennata è il risveglio spirituale, che comincia con l'assunzione piena delle nostre responsabilità individuali e collettive, con la pratica continuativa e coerente delle 26 virtù, una condotta irreprensibile e l'uso giornaliero della preghiera e della meditazione (Hari-Nama-japa). Così facendo siamo gradualmente elevati a una migliore ed autentica stima di noi stessi e di tutti i viventi. Apprezzando la vita nostra e quella altrui, la guarigione è assicurata, e il resto ne è una piacevole conseguenza.
Marco Ferrini
(Matsya Avatar das)