
Dominare la mente per non esserne dominati
Per un essere illuminato non è difficile mantenere in equilibrio la propria mente. Una mente controllata è tale proprio perché domina gli impulsi dei sensi, e i sensi sotto controllo, pur rimanendo cavalli vigorosi, diventano obbedienti e consentono di fare l’esperienza nel mondo senza illusioni o delusioni.
Chi non s’illude nemmeno va incontro a delusioni.
Nella Bhagavad-gita (III.43) Krishna dice ad Arjuna:
“Sapendo di essere trascendenti rispetto ai sensi, alla mente e all’intelletto, o Arjuna, si deve rendere stabile la mente con intelligenza spirituale risoluta e conquistare così con la forza spirituale il nemico insaziabile: la bramosia.”
Questo verso rivela uno straordinario principio di sublimazione, che comincia con il situarsi al di sopra dei sensi, della mente e dell’intelletto, quindi con il vedere il mondo da un’altra prospettiva, più elevata e veritiera rispetto alle contaminazioni della psiche. Da questo stato di coscienza si può concretamente intraprendere un cammino di luce, grazie al quale si dissolvono complessi, blocchi emotivi e antiche problematiche inerenti la nostra personalità e il nostro falso ego. Le aspirazioni si purificano e trasformano e si creano così le condizioni naturali dell’essere, in cui armonia e beatitudine pervadono l’individuo e si riflettono all’esterno in relazioni tese ad un piano più alto, in un nuovo gusto di vivere e di amare nel senso più pieno e autentico del termine.
Quando si percepisce la pura essenza spirituale, che è esistente da sempre e per sempre, si sperimenta l’intensa gioia che ne deriva.
Marco Ferrini
(Matsya Avatar das)
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