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Alla ricerca della nostra autenticità

Dentro di noi vi sono potenti energie, aspirazioni elevate, ideali, ed è per realizzarli che dobbiamo superare dipendenze e condizionamenti e trasformare ogni relazione in un rapporto propedeutico e funzionale allo sviluppo spirituale. In questo modo possiamo gradualmente imparare a riconoscere e a seguire quella voce potente e profonda che è la nostra originaria.
La voce del sé, il richiamo del divino dentro ognuno di noi. Allora scopriremo che le relazioni e le avventure mondane, pur avvincenti che possano sembrare, non potranno mai eguagliare la bellezza delle emozioni e delle esperienze spirituali.
Perché non cedere bigiotteria paragonabile a frammenti di vetro per acquisire il magnifico diamante dell’amore divino?
Perché non barattare il piacere e la fama mondani per ottenere la realizzazione spirituale che dispensa infinita beatitudine?
La ricerca di Dio dona senso alla nostra vita e la trasforma, infondendole gioioso amore.

Anche chi in questa vita non è stata madre, può fare la meravigliosa esperienza di sentire crescere dentro di sé la creatura della bhakti, diventando umile, imparando a vincere ogni vanagloria e superbia, affidandosi alla guida di chi è saggio e devoto a Dio, abbandonando ogni tendenza all'auto-referenzialità che è un tossico nutrimento dell'ego, che blocca il viaggio evolutivo. Per liberarsi dall'ego occorre farsi discepoli di autentici Maestri, essere desiderosi di servire autenticamente, con il cuore.
Questo servire è la chiave di volta per evolvere, paragonabile a quello che in chimica è il catalizzatore, senza il quale i singoli elementi non possono attivarsi ed interagire.
Una volta saliti sul vascello della conoscenza spirituale ed iniziato il viaggio, dobbiamo proseguire stando attenti ai marosi, a non naufragare, a resistere alle correnti che portano fuori rotta e alle tentazioni delle sirene. Se ci impegniamo, Dio ci sostiene e ci aiuta a chiudere il bilancio di questa vita con successo, con gli errori corretti e i rimorsi placati, e tanti desideri spirituali realizzati.
ll karma può essere trasceso con una vita dedicata al servizio a Dio. Ed è proprio questo che Krishna chiede ad Arjuna nella Bhagavad-gita.
Occorre cessare di compiere il male e praticare il bene, diventando consapevoli che non è quel bene di per sé che libera, ma il nostro amore per Dio, che si realizza attraverso il servire, offrendo ciò che esiste di bello e buono al Signore, a beneficio di ogni vivente, in segno della nostra devozione. Senza l'offerta a Dio, quei cosiddetti beni non avrebbero alcun valore, rimanendo nell'ordine delle cose evanescenti di questo mondo.
Quando comprendiamo ciò, la vita acquisisce il suo senso più elevato e ovunque siamo, qualsiasi cosa facciamo, possiamo sperimentare la gioia essenziale che scaturisce dalla relazione d’amore per Dio e, per il Suo amore, amorevolezza per tutti i viventi.
Praticando la bhakti, l’amore per Dio, possiamo comprendere il significato che ha la nostra storia riconoscendo in essa i segni della presenza di Dio, e arrivare alla nostra destinazione Celeste, solcando i mari con quel legno che varca cantando:
O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti...

Marco Ferrini
(Matsya Avatar das)

 

 

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